Verdi Aida Lyrics

Aida

ATTO I

SCENA I (Atto I)

Sala nel palazzo del Re a Menfi

(A destra e a sinistra, una colonnata con statue e arbusti in fiore.
Grande porta nel fondo, da cui si scorgono i templi,
i palazzi di Menfi e le Piramidi)

(Radamès e Ramfis)

RAMFIS
Sì: corre voce che l'Etiope ardisca
Sfidarci ancora, e del Nilo la valle
E Tebe minacciar. Fra breve un messo
Recherà il ver.

RADAMÉS
La sacra
Iside consultasti?

RAMFIS
Ella ha nomato
Dell'Egizie falangi
Il condottier supremo.

RADAMÉS
Oh lui felice!

RAMFIS
(con intenzione, fissando Radamès)
Giovane e prode è desso. Ora del Nume
Reco i decreti al Re.
(Esce.)

RADAMÉS
Se quel guerrier
Io fossi! se il mio sogno
S'avverasse!... Un esercito di prodi
Da me guidato... e la vittoria... e il plauso
Di Menfi tutta! E a te, mia dolce Aida,
Tornar di lauri cinto...
Dirti: per te ho pugnato, per to ho vinto!
Celeste Aida, forma divina.
Mistico serto di luce e fior,
Del mio pensiero tu sei regina,
Tu di mia vita sei lo splendor.
Il tuo bel cielo vorrei redarti,
Le dolci brezze del patrio suol;
Un regal serta sul crin posarti,
Ergerti un trono vicino al sol.
Celeste Aida, forma divina,
Mistico raggio di luce e fior, ecc.

(Entra Amneris)

AMNERIS
Quale insolita giola
Nel tuo sguardo! Di quale
Nobil fierezza ti balena il volto!
Degna d'invidia, oh! quanto
Saria la donna il cui bramato aspetto
Tanta luce di gaudio in te destasse!

RADAMÉS
D'un sogno avventuroso
Si beava il mio cuore. Oggi, la Diva
Profferse il nome del guerrier che al campo
Le schiere egizie condurrà... Ah! s'io fossi
A tal onor prescelto.

AMNERIS
Nè un altro sogno mai
Più gentil... più soave
Al core ti parlò? Non hai tu in Menfi
Desideri... speranze?

RADAMÉS
Io! (Quale inchiesta!
Forse... l'arcano amore
Scoprì che m'arde in core...)

AMNERIS
(Oh! guai se un altro amore
Ardessa a lui nel core!)

RADAMÉS
(Della sua schiava il nome
Mi lesse nel pensier!)

AMNERIS
(Guai se il mio sguardo penetra
Questo fatal mister!
Guai se il mio sguardo, ecc.

RADAMÉS
(Forse mi lesse nel pensier!)
(vedendo Aida che entra)
Dessa!

AMNERIS
(Ei si turba... e quale
Sguardo rivolse a lei!
Aida!... A me rivale
Forse saria coste?)
(volgendosi ad Aida)
Vieni, o diletta, appressati,
Schiava non sei nè ancella,
Qui, dove in dolce fascino
Io ti chiamai sorella...
Piangi? Delle tue lacrime
Svela il segreto a me.

AIDA
Ohimè! di guerra fremere
L'atroce grido io sento,
Per l'infelice patria,
Per me... per voi pavento.

AMNERIS
Favelli il ver? N'e s'agita
Più grave cura in te?
(Trema, o rea schiava!)

RADAMÉS
(guardando Amneris)
(Nel volto a lei balena...)

AMNERIS
(Ah! Trema, rea schiave, trema!)

RADAMÉS
(Lo sdegno ed il sospetto.)

AMNERIS
(Ch'io nel tuo cor discenda!)

RADAMÉS
(Guai se l'arcano affetto
A noi leggesse in core!)

AMNERIS
(Trema che il ver m'apprenda
Quel pianto e quel rossor!)

RADAMÉS
(Guai se leggesse in cor!)

AIDA
(Ah! no, sulla mia patria
Non geme il cor soltanto;
Quello ch'io verso è pianto
Di sverturato amor!)

RADAMÉS
(nel volto a lei balena
Lo sdegno ed il sospetto.
Guai se l'arcano affetto
A noi leggesse in cor!)

AMNERIS
(Rea schiava, trema!
Ch'io nel tuo cor discenda!
Ah! trema che il ver m'apprenda
Quel pianto e quel rossor!)

(Il Re, preceduto dalle sue Guardie e seguite da Ramfis,
dai Ministri, Sacerdoti, Capitani ecc.)

IL RE
Alta cagion v'aduna,
O fidi Egizi, al vostro Re d'intorno.
Dai confin d'Etiopia un Messaggero
Dianzi giungea; gravi novelle ei reca.
Vi piaccia udirlo... Il Messagger s'avanzi!

MESSAGGERO
Il sacro suolo dell'Egitto è invaso
Dai barbari Etiopi. I nostri campi
Fur devastati... a___ le messi... e baldi
Della facil vittoria, i predatori
Già marciano su Tebe!

RADAMÉS, IL RE, RAMFIS, SACERDOTI, MINISTRI, CAPITANI
Ed osan tanto!

MESSAGGERO
Un guerriero indomabile, feroce,
Li conduce: Amonasro.

RADAMÉS, IL RE, RAMFIS, SACERDOTI, MINISTRI, CAPITANI
Il Re!

AIDA
(Mio padre!)

MESSAGGERO
Già Tebe è in armi e dalle cento porte
Sul barbaro invasore
Proromperà, guerra recando e morte.

IL RE
Sì: guerra e morte il nostro grido sia!

RAMFIS
Guerra!

RAMFIS, RADAMÉS, SACERDOTI, MINISTRI, CAPITANI
Guerra! Guerra! Tremenda, inesorata!

IL RE
(accostandosi a Radamès)
Iside venerata
Di nostre schiere invitte
Già designava il condottier supremo:
Radamès!

AIDA, AMNERIS, MINSTRI, CAPITANI
Radamès!

RADAMÉS
Ah! Sien grazie at Numi!
Son paghi i voti miei!

AMNERIS
(Ei duce!)

AIDA
(Io tremo!)

MINISTRI, CAPITANI
Radamès! Radamès! Radamès! Radamès!

IL RE
Or di Vulcano al tempio
Muovi, o guerrier. Le sacre
Armi ti cingi e alla vittoria vola.
Su! del Nilo al sacro lido
Accorrete, Egizi eroi;
D'ogni cor prorompa il grido:
Guerra e morte, morte allo stranier!

RAMFIS
Gloria ai Numi! Ognun rammenti
Ch'essi reggono gli eventi,
Che in poter de'Numi solo
Stan le sorti del guerrier
Ognun rammenti
Che in poter dei Numi, de'Numi solo
Stan le sorti del guerrier!

MINISTRI, CAPITANI
Su! del Nilo al sacro lido
Sian barriera i nostri petti;
Non echeggi che un sol grido:
Guerra, guerra e morte allo stranier!

IL RE
Su! su! del Nilo al sacro lido
Accorrete, Egizi eroi;
Da ogni cor prorompa un grido:
Guerra e morte all stranier!

AIDA
(Per chi piango? Per chi prego?
Qual poter m'avvince a lui!
Deggio amarlo ed è costui
Un nemico, uno stranier!)

RADAMÉS
Sacro fremito di gloria
Tutta l'anima m'investe.
Su! corriamo alla vittoria!
Guerra e morte allo stranier!

AMNERIS
(a Radamès)
Di mia man ricevi, o duce,
Il vessillo glorioso;
Ti sia guida, ti sia luce
Della gloria sul sentier.

IL RE
Su! del Nilo al sacro lido,
Accorrete, Egizi eroi; ecc.

RAMFIS, SACERDOTI
Gloria ai Numi! Ognun rammenti, ecc.

MINISTRI, CAPITANI
Su! del Nilo al sacro lido
Sian barriera i nostri petti, ecc.

RADAMÉS E MESSAGGERO
Su! corriamo, su!
Corriamo alla vittoria!

AMNERIS
Ti sia guida, ti sia luce
Della gloria sul sentier.

AIDA
(Per chi piango? Per chi prego?)

IL RE E RAMFIS
Guerra!

SACERDOTI, MINISTRI, CAPITANI
Guerra! Guerra! Guerra!

AIDA
(Deggia amarlo, e veggo in lui
Un nemico, uno stranier!)

TUTTI GLI ALTRI
Guerra! Guerra! Stermino all'invasor!

AMNERIS
(a Radamès)
Ritorna vincitor!

TUTTI
Ritorna vincitor!

(Escono tutti, meno Aida)

AIDA
Ritorna vincitor!... E dal mio labbro
Uscì l'empia parola! Vincitor
Del padre mio... di lui che impugna l'armi
Per me... per ridonarmi
Una patria, una reggia, e il nome illustr
Che qui celar m'è forza. Vincitor
De' miei fratelli... ond'io lo vegga, tinto
Del sangue amato, trionfar nel plauso
Dell'Egize coorti! E dietro il carro,
Un Re... mio padre... di catene avvinto!
L'insana parola,
O Numi, sperdete!
Al seno d'un padre
La figlia rendete;
Struggete le squadre
Dei nostri oppressor! Ah!-
Sventurata che dissi?... e l'amor mio?
Dunque scordar poss'io
Questo fervido amore che, oppressa e schiava,
Come raggio di sol qui mi beava?
Imprecherò la morte
A Radamès... a lui ch'amo pur tanto?
Ah! non fu in terra mai
Da più crudeli angosce un core affranto.
I sacri nomi di padre, d'amante
N'e profferir poss'io, n'e ricordar;
Per l'un... per l'altro... confusa, tremante,
Io piangere vorrei, vorrei pregar.
Ma la mia prece in bestemmia si muta...
Delitto è il pianto a me, colpa il sospir...
In notte cupa la mente è perduta,
E nell'ansia crudel vorrei morir.
Numi, pietà del mio soffrir!
Speme non v'ha pel mio dolor.
Amor fatal, tremendo amor,
Spezzami il cor, fammi morir!
Numi, pietà del mio soffrir! ecc.

SCENA II (Atto I)

Interno del tempio di Vulcano a Menfi

(Una luce misteriosa scende dall'alto.
Una lunga fila di colonne, l'una all'altra addossate, si perde fra le tenebre.
Statue di varie Divnità.
Nel mezzo della scena, sovra un palco copero di tappeti,
sorge l'altare sormontato da emblemi sacri.
Dai tripodi d'oro s'innalza il fumo degli incensi.)

(Sacerdoti e Sacerdotesse, Ramfis ai piedi dell'altare)

SACERDOTESSA
(nell'interno)
Possente, possente Fthà, del mondo
Spirito animator, ah!

SACERDOTESSA, SACERDOTESSE
(nell'interno)
Noi t'invochiamo!

RAMFIS, SACERDOTI
Tu che dal nulla hai tratto
L'onde, la terra, il ciel.
Noi t'invochiamo!

SACERDOTESSA
Immenso, immenso Fthà, del mondo
Spirito fecondator, ah!

SACERDOTESSA, SACERDOTESSE
Noi t'invochiamo!

RAMFIS, SACERDOTI
Nume che del tuo spirito
Sei figlio e genitor,
Noi t'invochiamo!

SACERDOTESSA
Fuoco increato, eterno.
Onde ebbe luce il sol, ah!

SACERDOTESSA, SACERDOTESSE
Noi t'invochiamo!

RAMFIS, SACERDOTI
Vita dell'universo,
Mito d'eterno amor,
Noi t'invochiam!

SACERDOTESSE
Immenso Fthà!

RAMFIS, SACERDOTI
Noi t'invochiam!

(Danza sacra delle Sacerdotesse)

(Radamès viene introdotto senz'armi.
Mentre va all'altare, le Scaerdotesse eseguiscono la danza sacra.
Sul capo di Radamès viene steso un velo d'argento.)

SACERDOTESSE
Immenso Fthà!

RAMFIS, SACERDOTI
Noi t'invochiam!

RAMFIS
(a Radamès)
Mortal, diletto ai Numi, a te fidate
Son d'Egitto le sorti. Il sacro brando
Dal Dio temprato, per tua man diventi
Ai nemici terror, folgore, morte.

SACERDOTI
Il sacro brando
Dal Dio temprato, ecc.

RAMFIS
... folgore, morte,
(volgendosi al Nume)
Nume, custode e vindice
Di questa sacra terra.
La mano tua distendi
Sovra l'egizio suol.

RADAMÉS
Nume, che duce ed arbitro
Sei d'ogni umana guerra,
Proteggi tu, difendi
D'Egitto il sacro suol.

SACERDOTI
Nume, custode e vindice.
Di questa sacra terra, ecc.

RAMFIS
Nume, custode ed arbitro
Di questa sacra terra, ecc.

RADAMÉS
Proteggi tu, difendi.
D'Egitto il sacro suol.

(Mentre Radamès viene investito delle armi sacre,
le Sacerdotesse ed i Sacerdoti reprendono l'Inno religioso
e la mistica danza.)

SACERDOTESSE
Possente Fthà,
Del mondo creator, ah!
Possente Fthà,
Spirito animator,
Spirito fecondator,
Immenso Fthà!

RADAMÉS
Possente Fthà,
Spirito fecondator,
Tu che dal nulla
Hai tratto il mondo,
Noi t'invochiamo,
Noi t'invochiam,
Immenso Fthà!

RAMFIS
Possente Fthà,
Spirito fecondator,
Tu che dal nulla
Hai tratto il mondo,
Tu che dal nulla hai tratto
L'onde, la terra, il cielo,
Noi t'invochiamo,
Noi t'invochiam.
Immenso Fthà!

SACERDOTI
Possente Fthà,
Spirito fecondator,
Tu che dal nulla hai tratto
L'onde, la terra, il cielo,
Noi t'invochiamo,
Noi t'invochiam.
Immenso Fthà!

ATTO II

SCENA I (Atto II)

Una sala nell'appartamento di Amneris

(Amneris circondata dalle schiave che l'abbigliano
per la festa trionfale.)

SCHIAVE
Chi mai fra gl'inni e i plausi
Erge alla gloria il vol.
Al par d'un Dio terribile,
Fulgente al par del sol!
Vieni: sul crin ti piovano
Contesti al lauri i fior:
Suonin di gloria i cantici
Coi cantici d'amor.

AMNERIS
(Ah! Vieni, amor mio, m'inebria,
Fammi beato il cor!)

SCHIAVE
Or dove son le barbare
Orde dello stranier?
Siccome nebbia sparvero
Al soffio del guerrier.
Vieni: di gloria il premio
Raccogli, o vincitor;
T'arrise la vittoria,
T'arriderà l'amor.

AMNERIS
(Ah! Vieni, amor mio, ravvivami
D'un caro accento ancor!)

(Danza di piccoli schiavi mori)

SCHIAVE
Vieni: sul crin ti piovano
Contesti ai lauri i fior;
Suonin di gloria i cantici
Coi cantici d'amor.

AMNERIS
(Ah! vieni, amor mio, m'inebria,
Fammi beato il cor!)
Silenzio! Aida verso noi s'avanza...
Figlia de'vinti, il suo dolor m'è sacro.

(Ad un cenno di Amneris, le sciave si allontanano.
Entra Aida portando la corona.)

AMNERIS
Nel rivederla, il dubbio
Atroce in me si desta...
Il misterofatal si squarci alfine!
(ad Aida, con simulata amorevolezza)
Fu la sorte dell'armi a'tuoi funesta,
Povera Aida! Il lutto
Che ti pesa sul cor teco divido,
lo son l'amica tua...
Tutto da me tu avrai... Vivrai felice!

AIDA
Felice esser poss'io
Lungi dal suol natio, qui dove ignota
M'è la sorte del padre e dei fratelli?

AMNERIS
Ben ti compagnio! pure hanno un confine
I mali di quaggiù... Sanerà il tempo
Le angosce del tuo core,
E più che il tempo, un Dio possente... Amore!

AIDA
(Amore, amore! Gaudio, tormento,
Soave ebbrezza, ansia crudel!
Ne' tuoi dolori la vita io sento,
Un tuo sorriso mi schiude il ciel.)

AMNERIS
(guardando Aida fissamente)
(Ah, quel pallore... quel turbamento
Svelan l'arcana febbre d'amor.
D'interrogarla quasi ho sgomento,
Divido l'ansie del suo terror.)
(ad Aida)
Ebben: qual nuovo fremito
T'a__al, gentil Aida?
I tuoi segreti svelami,
All'amor mio t'affida.
Tra i forti che pugnarono
Della tua patria a danno.
Qualcuno... un dolce affanno
Forse... a te in cor destò?

AIDA
Che parli?

AMNERIS
A tutti barbara
Non si mostrò la sorte
Se in campo il duce impavido
Cadde trafitto a morte...

AIDA
Che mai dicesti! Misera!

AMNERIS
Sì... Radamès da'tuoi
Fu spento...

AIDA
Misera!

AMNERIS
E pianger puoi?

AIDA
Per sempre io piangerò!

AMNERIS
Gli Dei t'han vendicata.

AIDA
Avversi sempre
A me furo i Numi.

AMNERIS
Trema! In cor ti lessi...
Tu l'ami...

AIDA
Io!

AMNERIS
Non mentire!
Un detto ancora e il vero
Saprò. Fissami in volto...
Io t'ingannava... Radamès vive!

AIDA
Vive!
Ah, grazie, o Numi!

AMNERIS
E ancor mentir tu speri?
Sì, tu l'ami! Ma l'amo
Anch'io, intendi tu? Son tua rivale,
Figlia dei Faraoni.

AIDA
Mia rivale!
Ebben sia pure... Anch'io
Son tal...
(reprimendosi)
Ah! Che dissi mai? Pietà, perdono! Ah!
Pietà ti prenda del mio dolor.
É vero, io l'amo d'immenso amor.
Tu sei felice, tu sei possente,
Io vivo solo per questo amor!

AMNERIS
Trema, vil schiava! Spezza il tuo core;
Segnar tua morte può quest'amore;
Del tuo destino arbitra sono,
D'odio e vendetta le furie ho in cor.

AIDA
Tu sei felice, tu sei possente.
Io vivo solo per questo amor!
Pietà ti prenda del mio dolor!

AMNERIS
Trema, vil schiava! Spezza il tuo core.
Del tuo destino arbitra son.
D'odio e vendetta le furie ho in cor.

CORO
(di fuori)
Su! del nilo al sacro lido
Sien barriera i nostri petti;
Non echeggi che un sol grido:
Guerra e morte allo stranier!

AMNERIS
Alla pompa che s'appresta,
Meco, o schiava, a__isterai;
Tu prostrata nella povere,
Io sul trono, accanto al Re.

AIDA
Ah pietà! Che più mi resta?
Un deserto è la mia vita;
Viva e regna, il tuo furore
Io tra breve placherò.
Quest'amore che t'irrita
Nella tomba io spegnerò.

AMNERIS
Vien, mi segui, apprenderai
Se lottar tu puoi con me.

AIDA
Ah! pietà!
Quest'amor
Nella tomba io spegnerò.
Pietà! pietà!

CORO
Guerra e morte allo stranier!

AMNERIS
... e apprenderai
Se lottar tu puoi con me.

CORO
Guerra e morte allo stranier!

(Amneris esce.)

AIDA
Numi, pietà del mio martir,
Speme non v'ha pel mio dolor!
Numi, pietà del mio soffrir!
Numi, pietà, pietà, pietà!

SCENA II (Atto II)

Uno degli ingressi della città di Tebe

(Sul davanti, un gruppo di palme. A destra, il tempio di Ammone.
A sinistra, un trono sormontato da un baldacchino di porpora.
Nel fondo, una porta trionfale.
La scena è ingombra di popolo.

Entra il Re, seguito dai Ministri, Sacerdoti, Capitani,
Flabelliferi, Porta insegne ecc.
Quindi Amneris con Aida e Schiave.
Il Re va a sedere sul trono.
Amneris prende posto alla sinistra del Re.)

POPOLO
Gloria all'Egitto, ad Iside
Che il sacro suol protegge!
Al Re che il Delta regge
Inni festosi alziam!
Gloria! Gloria! Gloria!
Gloria al Re!

DONNE
S'intrecci il loto al lauro
Sul crin dei vincitori!
Nembo gentil di fiori
Stenda sull'armi un vel.
Danziam, fanciulle egizie,
Le mistiche carole,
Come d'intorno al sole
Danzano gli astri in ciel!

RAMFIS, SACERDOTI
Della vittoria agl'arbitri
Supremi il guardo ergete;
Grazie agli Dei rendete
Nel fortunato dì.

POPOLO
Come d'intorno al sole
Danzano gli astri in ciel!
Inni festosi alziam al Re,
Alziamo al Re.

RAMFIS, SACERDOTI
Grazie agli Dei rendete
Nel fortunato dì.

(Marcia)

(Le truppe Egizie, precedute dalle fanfare,
sfilano dinanzi al Re.
Seguono i carri di guerra le insegne,
i vasi sacri, le statue degli Dei.)

(Ballabile)

(Un drappello di danzatrici che recano i tesori dei vinti.)

POPOLO
Vieni, o guerriero vindice,
Vieni a gioir con noi;
Sul passo degli eroi
I lauri, i fior versiam!
Gloria al guerrier, gloria!
Gloria all'Egitto, gloria!

RAMFIS, SACERDOTI
Agli arbitri supremi
Il guardo ergete;
Grazie agli Dei rendete
Nel fortunato dì.

(Entra Radamès, sotto un baldacchino da dodici uffiziali.)

IL RE
(che scende dal trono per abbracciare Radamès)
Salvator della patria io ti saluto.
Vieni, e mia figlia di sua man ti porga
Il serto trionfale.
(Radamès s'inchina davanti ad Amneris
che gli porge la corona.)
Ora, a me chiedi
Quanto più brami. Nulla a te negato
Sarà in tal dì; lo giuro
Per la corona mia, pei sacri Numi.

RADAMÉS
Concedi in pria che innanzi a te sien tratti
I prigionier.

(Entrano, fra le Guardie, i prigionieri Etiopici,
ultimo Amonasro, vestito da ufficiale.)

RAMFIS, SACERDOTI
Grazie agli Dei rendete
Nel fortunato dì.

AIDA
Che veggo!... Egli!... Mio padre!

TUTTI
Suo padre!

AMNERIS
In poter nostro!

AIDA
(abbracciando il padre)
Tu! prigionier!

AMONASRO
(piano ad Aida)
Non mi tradir!

IL RE
(ad Amonasro)
T'appressa...
Dunque tu sei?...

AMONASRO
Suo padre. Anch'io pugnai...
Vinti noi fummo, morte invan cercai.
Quest'a__isa ch'io vesto vi dica
Che il mio Re, la mia patria ho difeso;
Fu la sorte a nostr'armi nemica,
Tornò vano dei forti l'ardir.
Al mio piè nella polve disteso
Giacque il Re da più colpi trafitto;
Se l'amor della patria è delitto
Siam rei tutti, siam p___ti a morir!
(volgendosi al Re, con accento supplichevole)
Ma tu, Re, tu signore possente,
A costoro ti volgi clemente;
Oggi noi siam percossi dal fato,
Ma doman voi potria il fato colpir.

AIDA
Ma tu, Re, tu signore possente,
A costoro ti volgi clemente, ecc.

SCHIAVE, PRIGIONIERI
Sì, dai Numi percossi noi siamo,
Tua pietà, tua clemenza imploriamo;
Ah! giammai di soffrir vi sia dato
Ciò che in oggi n'è dato soffrir!

AMONASRO
Ah! doman voi potria il fato colpir.

RAMFIS, SACERDOTI
Struggi, o Re, queste ciurme feroci,
Chiudi il core alle perfide voci;
Fur dai Numi votati alla morte,
Or de'Numi si compia il voler!

AIDA, SCHIAVE, PRIGIONIERI
Pietà!

AIDA
Ma tu, o Re, signor possente,
A costoro ti mostra clemente.

AMNERIS
(Quali sguardi sovr'essa ha rivolti!
Di qual fiamma balnano i volti!)

IL RE
Or che fausti ne arridon gli eventi
A costoro mostriamci clementi.

SCHIAVE, PRIGIONIERI
Tua pietade, tua clemenza imploriamo,
Ah, pietà! pietà!

POPOLO
Sacerdoti, gli sdegni placate,
L'umil prece ascoltate.

RAMFIS, SACERDOTI
A morte! a morte! a morte!
O Re, struggi queste ciurme.

AMONASRO
Oggi noi siam percossi dal fato,
Voi doman potria il fato colpir.

RADAMÉS
(fissando Aida)
(Il dolor che in quel volto favella
Al mio sguardo la rende più bella;
Ogni stilla del pianto adorato
Nel mio petto ravviva l'amor.)

AMNERIS
(Quali sguardi sovr'essa ha rivolti!
Di qual fiamma balenano i volti!
Ed io sola, avvilita, reietta?
La vendetta mi rugge nel cor.)

AMONASRO
Tua pietà, tua clemenze imploriamo, ecc.

IL RE
Or che fausti ne arridon gli eventi
A costoro mostriamci clementi;
La pietà sale ai Numi gradita
E rafferma de'prenci il poter.

AIDA
Tua pietà imploro...
Oggi noi siam percossi,
Doman voi potria il fato colpir.

SCHIAVE, PRIGIONIERI
Pietà, pietà, ah pietà!
Tua clemenza imploriam.
Tua pietade, tua clemenza invochiamo.

POPOLO
Sacerdoti, gli sdegni placate.
L'umil prece de'vinti ascoltate;
Pietà!

RAMFIS, SACERDOTI
Si compisca dei Numi il voler!
Struggi, o Re, queste ciurme feroci.
Fur dai Numi votati alla morte,
Si compisca de' Numi il voler!

AIDA
Ma tu, o Re, tu signore possente, ecc.

RADAMÉS
(Il dolor la rende più bella, ecc.)

AMONASRO
Ma tu, o Re, tu signore possente, ecc.

IL RE
La pietà sale ai Numi gradita, ecc.

SCHIAVE, PRIGIONIERI
Sì, dai Numi percossi noi siamo, ecc.

RAMFIS, SACERDOTI
Struggi, o Re, queste ciurme feroci, ecc.

POPOLO
E tu, o Re possente, tu forte,
A clemenza dischiudi il pensier.

AMNERIS
(Ed io sola, avvilita, ecc.)

RADAMÉS
O Re: pei sacri Numi,
Per lo splendor della tua corona,
Compier giurasti il voto mio.

IL RE
Giurai.

RADAMÉS
Ebbene: a te pei prigionieri Etiopi
Vita domando e libertà.

AMNERIS
(Per tutti!)

SACERDOTI
Morte ai nemici della patria!

POPOLO
Grazia
Per gli infelici!

RAMFIS
Ascolta o Re. Tu pure,
Giovine eroe, saggio consiglio ascolta:
Son nemici e prodi sono;
La vendetta hanno nel cor,
Fatti audaci dal perdono
Correranno all'armi ancor!

RADAMÉS
Spento Amonasro, il re guerrier, non resta
Speranza ai vinti.

RAMFIS
Almeno,
Arra di pace e securtà, fra noi
Resti col padre Aida.

IL RE
Al tuo consiglio io cedo.
Di securtà, di pace un miglior pegno
Or io vo'darvi: Radamès, la patria
Tutto a te deve. D'Amneris la mano
Premio ti sia. Sovra l'Egitto un giorno
Con essa regnerai.

AMNERIS
(Venga la schiava,
Venga a rapirmi l'amor mio... se l'osa!)

IL RE, POPOLO
Gloria all'Egitto, ad Iside.
Che il sacro suol difende,
S'intrecci il loto al lauro
Sul crin del vincitor!

SCHIAVE, PRIGIONIERI
Gloria al clemente Egizio
Che i nostri ceppi ha sciolto.
Che ci ridona ai liberi
Solchi del patrio suol!

RAMFIS, SACERDOTI
Inni leviamo ad Iside
Che il sacro suol difende!
Preghiam che i fati arridano
Fausti alla patria ognor.

AIDA
(Qual speme omai più restami?
A lui la gloria, il trono,
A me l'oblio... le lacrime
D'un disperato amor.)

RADAMÉS
(Davverso Nume il folgore
Sul capo mio discende.
Ah no! d'Egitto il soglio
Non val d'Aida il cor.)

AMNERIS
(Dall'inatteso giublio
Inebriata io sono;
Tutti in un dì si compiono
I sogni del mio cor.)

RAMFIS
Preghiam che i fati arridano
Fausti alla patria ognor.

IL RE, POPOLO
Gloria... ad Iside!

AMONASRO
(ad Aida)
Fa cor: della tua patria
I lieti eventi aspetta;
Per noi della vendetta
Già prossimo è l'albor.

RADAMÉS
(Qual inattesa folgore
Su capo mio discende! Ah!
Ah no! d'Egitto il trono
Non val d'Aida il cor.
... d'Egitto il suol
Non val d'Aida il cor.
... d'Egitto il soglio
Non val d'Aida il cor.)

AMNERIS
(Tutte in un dì si compiono
Le gioie del mio cor.
Ah! dall'inatteso guadio
Inebriata io sono.)

AMONASRO
Fa cor: la tua patria
I lieti eventi aspetta; ecc.

IL RE, POPOLO
Gloria, all'Egitto! ad Iside, ecc.

RAMFIS, SACERDOTI
Inni leviamo ad Iside, ecc.

AIDA
(A me l'oblio, le lacrime.
Ah! qual speme omai più restami?
A lui la gloria, il trono,
A me l'oblio, le lacrime
D'un disperato amor.)

SCHIAVE, PRIGIONIERI
Gloria al clemente Egizio, ecc.

ATTO III

Le rive del Nilo

(Rocce di granito fra cui crescono palmizi.
Sul vertice delle rocce il tempio d'Iside
per metà nascosta tra le fronde.
É notte stellata. Splendore di luna.)

SACERDOTESSE, SACERDOTI
(nel tempio)
O tu che sei d'Osiride
Madre immortale e sposa,
Diva che i casti palpiti
Desti agli umani in cor,
Soccorri a noi pietosa,
Madre d'immenso amor.

(Da una barca che approda alla riva discendono Amneris,
Ramfis, alcune donne coperte da fitto velo e Guardie.)

RAMFIS
(ad Amneris)
Vieni d'Iside al tempio: all vigilia
Delle tue nozze, invoca
Della Diva il favore. Iside legge
De'mortali nel core; ogni mistero
Degli umani a lei è noto.

AMNERIS
Sì; io pregherò che Radamès mi doni
Tutto il suo cor, come il mio cor a lui
Sacro è per sempre.

RAMFIS
Andiamo.
Pregherai fino all'alba; io sarò teco.

(Tutti entrano nel tempio.)

SACERDOTESSE, SACERDOTI
Soccorri a noi pietosa,
Madre d'immenso amor.

AIDA
(entra cautamente)
Qui Radamès verrà!... Che vorrà dirmi?
Io tremo... Ah! se tu vieni
A recarmi, o crudel, l'ultimo addio,
Del Nilo i cupi vortici
Mi daran tomba... e pace forse, e oblio.
O patria mia, mai più ti revedrò!
O cieli azzurri, o dolci aure native,
Dove sereno il nio mattin brillò,
O verdi colli, o profumate rive,
O patria mia, mai più ti revedrò!
O fresche valli, o queto asil beato,
Che un dì promesso dall'amor mi fu;
Or che d'amore il sogno è dileguato,
O patria mia, non ti vedrò mai più!
(Entra Amonasro)
Ciel! mio padre!

AMONASRO
A te grave cagion
M'adduce, Aida. Nulla sfugge al mio
Sguardo. D'amor ti struggi
Per Radamès... ei t'ama... qui lo attendi.
Dei Faraon la figlia è tua rivale...
Razza infame, aborrita e a noi fatale!

AIDA
E in suo potere io sto! Io, d'Amonasro
Figlia!

AMONASRO
In poter di lei! No!... se lo brami
La possente rival tu vincerai,
E patria, e trono, e amor, tutto tu avrai.
Rivedrai le foreste imbalsamate,
Le fresche valli, i nostri templi d'or.

AIDA
Rivedrò le foreste imbalsamate,
Le fresche valli, i nostri templi d'or.

AMONASRO
Sposa felice a lui che amasti tanto,
Tripudii immensi ivi potrai gioir.
AIDA
Un giorno solo di 'si dolce incanto,
Un'ora, un'ora di tal gioia, e poi morir!

AMONASRO
Pur rammenti che a noi l'Egizio immite,
Le case, i templi, e l'are profanò,
Trasse in ceppi le vergini rapite;
Madri, vecchi, fanciulli ei trucidò.

AIDA
Ah! ben rammento quegl'infausti giorni!
Rammento i lutti che il mio cor soffrì.
Deh! fate, o Numi, che per soi ritorni
L'alba invocata de'sereni dì.

AMONASRO
Rammenta...
Non fia che tardi. In armi ora si desta
Il popol nostro, tutto è p___to già.
Vittoria avrem... Solo a saper mi resta.
Qual sentier il nemico seguirà.

AIDA
Chi scoprirlo potria? Chi mai?

AMONASRO
Tu stessa!

AIDA
Io!

AMONASRO
Radamès so che qui attendi... Ei t'ama...
Ei conduce gli Egizi... Intendi?...

AIDA
Orrore!
Che mi consigli tu? No! no! giammai!

AMONASRO
(con impeto selvaggio)
Su, dunque! sorgete,
Egizie coorti!
Col fuoco struggete
Le nostre città.
Spargete il terrore.
Le stragi, la morte...
Al vostro fuore
Più freno non v'ha.
AIDA
Ah padre! padre!...
AMONASRO
Mia figlia
Ti chiami!

AIDA
Pietà! Pietà! Pietà!

AMONASRO
Flutti di sangue scorrono
Sulle città dei vinti.
Vedi? Dai negri vortici
Si levano gli estinti.
Ti additan essi e gridano:
Per te la patria muor!

AIDA
Pietà! Pietà, padre, pietà!

AMONASRO
Una larva orribile
Fra l'ombre a noi s'affaccia.
Trema! le scarne braccia...

AIDA
Ah!

AMONASRO
Sul capo tuo levò...

AIDA
Padre!

AMONASRO
Tua madre ell'è...

AIDA
Ah!

AMONASRO
... ravvisala...

AIDA
No!

AMONASRO
Ti maledice...

AIDA
(nel massimo terrore)
Ah no! ah no!
Padre, pietà! pietà!

AMONASRO
(respingendola)
Non sei mia figlia!
Dei Faraoni tu sei la schiava!

AIDA
Ah! Pietà, pietà! pietà!
Padre, a costoro schiava non sono...
Non maledirmi... non imprecarmi;
Ancor tua figlia potrai chiamarmi,
Della mia patria degna sarò.

AMONASRO
Pensa che un popolo, vinto, straziato,
Per te soltanto risorger può...

AIDA
O patria! o patria, quanto mi costi!

AMONASRO
Coraggia! ei giunge... là tutto udrò.
(Si nasconde fra i palmizi.)

RADAMÉS
(entrando)
Pur ti riveggo, mia dolce Aida...

AIDA
T'arresta, vanne... che speri ancor?

RADAMÉS
A te d'appresso l'amor mi guida.

AIDA
Te i riti attendono d'um altro amor.
D'Amneris sposo...

RADAMÉS
Che parli mai?
Te sola, Aida, te deggia amar.
Gli Dei m'ascoltano, tu mia sarai.

AIDA
D'uno spergiuro non ti macchiar!
Prode t'amai, non t'amerei spergiuro.

RADAMÉS
Dell'amor mio dubiti, Aida?

AIDA
E come
Speri sottrarti d'Amneris ai vezzi,
Del Re Al voler, del tuo popolo ai voti,
Dei Sacerdoti all'ira?

RADAMÉS
Odimi, Aida.
Nel friero anelito di nuova guerra
Il suolo Etiope si ridestò;
I tuoi già invadono la nostra terra,
Io degli Egizi duce sarò.
Fra il suon, fra i plausi della vittoria,
Al Re mi prostro, gli svelo il cor;
Sarai tu il serto della mia gloria,
Vivrem beati d'eterno amore.

AIDA
Nè d'Amneris paventi
Il vindice furor? La sua vendetta
Come folgor tremenda,
Cadrà su me, sul padre mio, su tutti.

RADAMÉS
Io vi difendo.

AIDA
Invan, tu nol potresti.
Pur... se tu ami... ancor s'apre una via
Di scampo a noi...

RADAMÉS
Quale?

AIDA
Fuggir...

RADAMES
Fuggire!

AIDA
Fuggiam gli ardori inospiti
Di queste lande ignude;
Una novella patria
Al nostro amor si schiude.
Là... tra foreste vergini
Di fiori profumate,
In estasi beate
La terra scorderem.

RADAMÉS
Sovra una terra estrania
Teco fuggir dovrei!
Abbandonar la patria,
L'are dei nostri Dei!
Il suol dov'io raccolsi
Di gloria i primi allori,
Il ciel dei nostri amori
Come scordar potrem?

AIDA
Là... tra foreste vergini, ecc.

RADAMÉS
Il ciel dei nostri amori
Come scordar potrem?
Il ciel dei nostri amori
Come scordar potrem?

AIDA
Sotto il mio ciel, più libero
L'amor ne fia concesso;
Ivi nel tempio istesso
Gli stessi Numi avrem.
Fuggiam, fuggiam...

RADAMÉS
Abbandonar la patria
L'are dei nostri Dei!
Il ciel dei nostri amori
Come scordar potrem?

RADAMÉS
(esitante)
Aida!

AIDA
Tu non m'ami... Va!

RADAMÉS
Non t'amo!

AIDA
Va!

RADAMÉS
Mortal giammai n'e Dio
a___ d'amor al par del mio possente.

AIDA
Va... va... t'attende all'ara
Amneris...

RADAMÉS
No! Giammai!

AIDA
Giammai, dicesti?
Allor piombi la scure
Su me, sul padre mio...

RADAMÉS
Ah no! Fuggiamo!
Sì, fuggiam da queste mura,
Al deserto insiem fuggiamo;
Qui sol regna la sventura,
Là si schiude un ciel d'amor,
I deserti interminati
A noi talamo saranno,
Su noi gli astri brilleranno
Di più limpido fulgor.

AIDA
Nella terra avventurata
De' miei padri, il ciel ne attende;
Ivi l'aura è imbalsamata,
Ivi il suolo è aromi e fior.
Fresche valli e verdi prati
A noi talamo saranno,
Su noi gli astri brilleranno
Di più limpido fulgor.

AIDA E RADAMÉS
Vieni meco, insiem fuggiamo
Questa terra di dolore.
Vieni meco t'amo, t'amo!
A noi duce fia l'amor.
(Si allontanano rapidamente.)

AIDA
(arrestandosi all'improviso)
Ma dimmi; per qual via
Eviterem le sciere
Degli armati?

RADAMÉS
Il sentier scelto dai nostri
A piombar sul nemico fia deserto
Fino a domani.

AIDA
E quel sentier?

RADAMÉS
Le gole
Di Napata...

(Si fa avanti Amonasro)

AMONASRO
Di Napata le gole!
Ivi saranno i miei.

RADAMÉS
Oh! chi ci ascolta?

AMONASRO
D'Aida il padre e degli Etiopi il Re.

RADAMÉS
Tu!... Amonasro!... tu!... il Re?...
Numi! che dissi?
No!... non è ver!... no!... sogno... delirio è questo...

AIDA
Ah no! ti calma, ascoltami...

AMONASRO
A te l'amor d'Aida...

AIDA
All'amor mio t'affida.

AMONASRO
Un soglio innalzerà!

RADAMÉS
Io son disonorato!
Per te tradii la patria!

AIDA
Ti calma!

AMONASRO
No: tu non sei colpevole,
Era voler del fato.

RADAMÉS
Io son disonorato!

AIDA
Ah no!

AMONASRO
No!

RADAMÉS
Per te tradii la patria!

AMONASRO
No: tu non sei colpevole.

AIDA
Ti calma...

AMONASRO
Vien: oltre il Nil ne attendono
I prodi a noi devoti.
Là del tuo core i voti
Coronerà l'amor.
(trascinando Radamès)
Vieni, vieni, vieni.

(Amneris, Ramfis, Sacerdoti e Guardie escono dal tempio.)

AMNERIS
Traditor!

AIDA
La mia rival!

AMONASRO
(avventandosi su Amneris con un pugnale)
L'opra mia a strugger vieni!
Muori!...

RADAMÉS
(frapponendosi)
Arresta, insano!...

AMONASRO
Oh rabbia!

RAMFIS
Guardie, olà!

RADAMÉS
(ad Aida ed Amonasro)
Presto! fuggite!

AMONASRO
(trascinando Aida)
Vieni, o figlia!
RAMFIS
(alle Guardie)
L'inseguite!

RADAMÉS
(a Ramfis)
Sacerdote, io resto a te.

ATTO IV

SCENA I (Atto IV)

Sala nel palazzo del Re

(Alla sinistra, una gran porta che mette
alla sala sotterranea delle sentenze.
Andito a destra che conduce alla prigione di Radamès.)

AMNERIS
L'aborrita rivale a me sfuggia...
Dai Sacerdoti Radamès attende
Dei traditor la pena.-Traditore
Egli non è... Pur rivelò di guerra
L'alto segreto... egli fuggir volea...
Con lei fuggire... Traditori tutti!
A morte! A morte!... Oh! che mai parlo? Io l'amo,
Io l'amo sempre... Disperato, insano
É quest'amor che la mia vita strugge.
Oh! s'ei potesse amarmi!
Vorrei salvarlo. E come?
Si tenti! Guardie: Radamès qui venga.
(Radamès è condotto dalla Guardie.)
Già i Sacerdoti adunansi
Arbitri del tuo fato;
Pur dell'accusa orribile
Scolparti ancor t'è dato;
Ti scolpa e la tua grazia Io pregherò dal trono,
E nunzia di perdono,
Di vita te sarò.

RADAMÉS
Di mie discolpe i giudici
Mai non urdan l'accento;
Dinanzi ai Numi, agl'uomini,
N'e vi, n'e reo mi sento.
Profferse il labbro incauto
Fatal segreto, è vero,
Ma puro il mio pensiero
E l'onor mio restò.
AMNERIS
Salvati dunque e scolpati.

RADAMÉS
No.

AMNERIS
Tu morrai.

RADAMÉS
La vita
Aborro; d'ogni gaudio
La fante inaridita,
Svanita ogni speranza,
Sol bramo di morir.

AMNERIS
Morire! Ah, tu dei vivere!
Sì, all'amor mio vivrai;
Per te le angosce orribili
Di morte io già provai;
T'amai... soffersi tanto...
Vegliai le notti in pianto...
E patria, e trono, e vita
Tutto darei per te.

RADAMÉS
Per essa anch'io la patria
E l'onor mio tradia...

AMNERIS
Di lei non più!

RADAMÉS
L'infamia
M'attende e vuoi ch'io viva?
Misero appien mi festi,
Aida a me togliesti,
Spenta l'hai forse e in dono
Offri la vita a me?

AMNERIS
Io, di sua morte origine!
No! Vive Aida!

RADAMÉS
Vive!

AMNERIS
Nei disperato anelito
Dell'orde fuggitive
Sol cadde il padre.

RADAMÉS
Ed ella?

AMNERIS
Sparve, nè più novella
S'ebbe...

RADAMÉS
Gli Dei l'adducano
Salva alle patrie mura,
E ignori la sventura
Di chi per lei morrà!

AMNERIS
Ma, s'io ti salvo, giurami
Che più non la vedrai.

RADAMÉS
Nol posso!

AMNERIS
A lei rinunzia
Per sempre... e tu vivrai!

RADAMÉS
Nol posso!

AMNERIS
Ancor una volta:
A lei rinunzia.

RADAMÉS
É vano.

AMNERIS
Morir vuoi dunque, insano?

RADAMÉS
p___to a morir son già!

AMNERIS
Chi ti salva, sciagurato,
Dalla sorte che t'aspetta?
In furore hai tu cangiato
Un amor ch'egual non ha.
De' miei pianti la vendetta
Or dal ciel si compirà.

RADAMÉS
É la morte un ben supremo
Se per lei morir m'è dato;
Nel subir l'estremo fato
Gaudii immensi il cor avrà;
L'ira umana più non temo,
Temo sol la tua pietà.

AMNERIS
Ah! chi ti salva?
De' miei pianti la vendetta
Or dal ciel si compirà.

(Radamès parte circondato dalle Guardie,
Amneris cade desolata su di un sedile.)
AMNERIS
Ohimè!... morir mi sento! Oh! chi lo salva?
E in poter di costoro
Io stessa lo gettai! Ora a te impreco.
Atroce gelosia, che la sua morte
E il lutto eterno del mio cor segnasti!
(Si volge e vede i Sacerdoti che attraversano la scena
per entrare nel sotterraneo.)
Ecco i fatali,
Gl'inesorati minstri di morte!
Oh! ch'io non vegga quelle bianche larve!
(Si copre il volto colle mani.)
E in poter di costoro
Io stessa lo gettai!

RAMFIS, SACERDOTI
(nel sotterraneo)
Spirto del Nume, sovra noi discendi!
Ne avviva al raggio dell'eterna luce;
Pel labbro nostro tua giustizia apprendi.

AMNERIS
Numi, pietà del mio straziato core.
Egli è innocente, lo salvate, o Numi!
Disperato, tremendo è il mio dolore!

(Radamès fra le Guardie attraversa la scena
e scende nel sotteraneo.
Amneris, al vederlo, mette un grido.)

RAMFIS, SACERDOTI
Spirto del Nume, sovra noi discendi!

AMNERIS
Oh! chi lo salva!
Mi sento morir! Ohimè!

RAMFIS
Radamès! Radamès! Radamès! Tu rivelasti
Della patria i segreti allo straniero!
Discolpati.

SACERDOTI
Discolpati.

RAMFIS
Egli tace.

RAMFIS, SACERDOTI
Traditor!
AMNERIS
Ah, pietà! Egli è innocente! Numi, pietà!

RAMFIS
Radamès! Radamès! Radamès! Tu disertasti
Dal campo il dì che precedea la pugna.
Discolpati.

SACERDOTI
Discolpati.

RAMFIS
Egli tace.

RAMFIS, SACERDOTI
Traditor!

AMNERIS
Ah, pietà! Ah! lo salvate! Numi, pietà!

RAMFIS
Radamès! Radamès! Radamès! Tu fè violasti
Alla patria spergiuro, al Re, all'onore.
Discolpati.

SACERDOTI
Discolpati.

RAMFIS
Egli tace.

RAMFIS, SACERDOTI
Traditor!

AMNERIS
Ah, pietà! Ah, lo salvate, Numi, pietà!

RAMFIS, SACERDOTI
Radamès, è deciso il tuo fato;
Degli infami la morte tu avrai;
Sotto l'ara del Nume sdegnato
A te vivo fia schiuso l'avel.

AMNERIS
A lui vivo la tomba... Oh, gl'infami!
N'e di sangue son paghi giammai...
E si chiaman ministri del ciel!

RAMFIS, SACERDOTI
Traditor! Traditor! Traditor!

AMNERIS
(investendo i Sacerdoti che escono dal sotterraneo)
Sacerdoti: compiste un delitto!
Tigri infami di sangue a__etate,
Voi la terra ed i Numi oltraggiate...
Voi punite chi colpe non ha!

RAMFIS
É traditor!

SACERDOTI
É traditor!

RAMFIS, SACERDOTI
Morrà!

AMNERIS
(a Ramfis)
Sacerdote: quest'uomo che uccidi.
Tu lo sai, da me un giorno fu amato.
L'anatema d'un core straziato
Col suo sangue su te ricadrà!

RAMFIS
É traditor!

SACERDOTI
É traditor!

RAMFIS, SACERDOTI
Morrà!

AMNERIS
Voi la terra ed i Numi oltraggiate,
Voi punite chi colpe non ha.
Ah no, non è traditor, pietà!

RAMFIS, SACERDOTI
Morrà!
É traditor! Morrà!
(Si allontanano lentamente.)
Traditor! Traditor! Traditor!

AMNERIS
Empia razza! Anatema su voi!
La vendetta del ciel scenderà!
Anatema su voi!

SCENA II (Atto IV)

L'interno del tempio di Vulcano e la tomba di Radamès
(La scena è divisa in due piani.
Il piano speriore rappresenta l'interno del tempio
splendente d'oro e di luce,
il piano inferiore un sotterraneo.
Lunghe file d'arcate si perdono nell'oscurità.
Statue colossali d'Osiride colle mani incrociate
sostengono i pilastri della volta.
Radamès è nel sotterraneo sui gradini della scala, per cui è disceso.
Al di sopra, due Sacerdoti intenti a chiudere la pietra del sotterraneo.)

RADAMÉS
La fatal pietra sovra me si chiuse...
Ecco la tomba mia. Del dì la luce
Più non vedrò... Non revedrò più Aida.
Aida, ove sei tu? Possa tu almeno
Viver felice e la mia sorte orrenda
Sempre ignorar! Qual gemito!... Una larva...
Una vision... No! forma umana è questa.
Ciel! Aida!

AIDA
Son io.

RADAMÉS
Tu... in questa tomba!

AIDA
Presago il core della tua condanna,
In questa tomba che per te s'apriva
Io penetrai furtiva...
E qui lontana da ogni umano sguardo
Nelle tue braccia desiai morire.

RADAMÉS
Morir! sì pura e bella!
Morir per me d'amore...
Degli anni tuoi nel fiore
Fuggir la vita!
T'avea il cielo per l'amor creata,
Ed io t'uccido per averti amata!
No, non morrai!
Troppo t'amai!
Troppo sei bella!

AIDA

(vaneggiando)
Vedi?... di morte l'angelo
Radiante a noi s'appressa,
Ne adduce eterni gaudii
Sovra i suoi vanni d'or.
Già veggo il ciel dischiudersi,
Ivi ogni affanno cessa,
Ivi comincia l'estasi
D'un immortale amor.

SACERDOTESSE

(al di sopra, nel tempio)
Immenso Fthà, del mondo
Spirito animator...

SACEROTI

(al di sopra, nel tempio)
Ah!

AIDA
Triste canto!

RADAMÉS
Il tripudio
Dei Sacerdoti.

AIDA
Il nostro inno di morte.

RADAMÉS

(cercando di smuovere la pietra del sotterraneo)
Nè le mie forti braccia
Smuoverti potranno, o fatal pietra!

SACERDOTI, SACERDOTESSE
Ah! Noi t'invochiamo, t'invochiam.

AIDA
Invan!... tutto è finito
Sulla terra per noi.

RADAMÉS
É vero! É vero!

(Si avvicina ad Aida e la sorregge.)

AIDA E RADAMÉS
O terra, addio; addio, valle di pianti...
Sogno di gaudio che in dolor svanì.
A noi si schiude il ciel e l'alme erranti
Volano al raggio dell'interno dì.

SACERDOTI, SACERDOTESSE
Immenso Fthà, noi t'invochiam!

AIDA E RADAMÉS
Ah! si schiude il ciel.
O terra, addio; addio, valli di pianti...

AMNERIS

(in abito di lutto appare nel tempio e va a prostrarsi
sulla pietra che chiude il sotterraneo)
Pace t'imploro...

AIDA E RADAMÉS
Sogno di gaudio che in dolor svanì.

AMNERIS
... salma adorata;

AIDA E RADAMÉS
A noi si schiude il ciel...

AMNERIS
Isi placata...

AIDA E RADAMÉS
... si schiude il ciel e l'alme erranti...

AMNERIS
Isi placata ti schiuda il ciel!

AIDA E RADAMÉS
Volano al raggio dell'eterno dì.

SACERDOTI, SACERDOTESSE
Noi t'invochiam...

AIDA E RADAMÉS
... il ciel...

SACERDOTI, SACERDOTESSE
... immenso Fthà!

AIDA E RADAMÉS
... si schiude il ciel!

(Aida cade e muore nelle braccia di Radamès.)

AMNERIS
Pace t'imploro,
... pace, pace...
... pace!

SACERDOTI, SACERDOTESSE
Immenso Fthà!

F I N E

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