Lo zoo di 105 Noi 80' Lyrics

Noi che la penitenza era "dire fare baciare lettera testamento".
Noi che ci sentivamo ricchi se avevamo "Parco Della Vittoria" e "Viale Dei Giardini"
Noi che i pattini avevano 4 ruote e si allungavano quando il piede cresceva.
Noi che chi lasciava la scia più lunga nella frenata con la bici era il più figo.
Noi che il "Ciao" si accendeva pedalando.
Noi che suonavamo il campanello per chiedere se c'era l'amico in casa.
Noi che dopo la partita c'era la rivincita, e poi "la bella della bella".
Noi che giocavamo a "Indovina Chi?" e conoscevamo tutti i personaggi a memoria.
Noi che giocavamo a "nomi, cose, animali, città", e la città con la "D" era sempre "Domodossola".
Noi che ci mancavano sempre quattro figurine per finire l'album Panini.
Noi che avevamo il "nascondiglio segreto" con il "passaggio segreto".
Noi che giocavamo a "Merda" con le carte.

Noi che ci divertivamo anche facendo "Strega comanda color".
Noi che le cassette se le mangiava il mangianastri e ci toccava riavvolgere il nastro con la BIC.
Noi che avevamo i cartoni animati belli.

Noi che litigavamo su chi fosse più forte tra Goldrake, Mazinga, Daitan 3, Gundam/Gandam, Astrorobot e Daltanius.
Noi che guardavamo "La Casa Nella Prateria" anche se metteva tristezza.
Noi che le barzellette erano "Pierino", "Il fantasma formaggino" o "Un Francese, un Tedesco e un Italiano".
Noi che ci emozionavamo per un bacio su una guancia.
Noi che si andava in cabina a telefonare.
Noi che c'era la Polaroid e aspettavi che si vedesse la foto.
Noi che non era Natale se alla TV non vedevamo la pubblicità della Coca-Cola con l'albero.
Noi che se guardavamo tutto il film delle 20:30 eravamo andati a dormire tardissimo.
Noi che suonavamo i campanelli e poi scappavamo.
Noi che ci sbucciavamo il ginocchio, ci mettevamo il mercurio cromo, e più era rosso più eri figo.
Noi che se a scuola la maestra ti dava un ceffone, la mamma te ne dava due.

Noi che se a scuola la maestra ti metteva una nota sul diario, a casa era il terrore.
Noi che le ricerche le facevamo in biblioteca, mica su Google.
Noi che il disastro di Chernobyl vuol dire che non potevamo bere il latte alla mattina.
Noi che si poteva star fuori in bici il pomeriggio.
Noi che se andavi in strada non era così pericoloso.
Noi che però sapevamo che erano le 4 perché stava per iniziare "BIM b__ BAM".
Noi che sapevamo che ormai era p___ta la cena perché c'era "Happy Days".
Noi che il primo novembre era "Tutti i Santi", mica "Halloween".
Noi che se la notte ti svegliavi e accendevi la TV, vedevi il segnale di interruzione delle trasmissioni con quel rumore fastidioso.
Noi che abbiamo avuto le tute lucide che facevano troppo figo.
Noi che guardavamo allucinati il futuro nel drive in con i paninari.

Noi che la Ferrari era Alboreto, la McLaren Prost, la Williams Mansell, la Lotus Senna e Piquet e la Benetton Nannini, e la Tyrrel a 6 ruote.
Noi che la merenda era la Girella e il Billy all'arancia.
Noi che il Twix si chiamava Raider e faceva competizione al Mars.
Noi che abbiamo passato belle serate in bagno dopo "Colpo Grosso" (per gli ometti).
Noi che le All Star le compravi al mercato a 10.000 lire e c'erano le Nike Legend e le Clarke azzurre.
Noi che tiravamo le manine appiccicose delle patatine sui capelli delle femmine.
Noi che abbiamo avuto tutti il bomber blu-verde con l'interno arancione e i miniciccioli nel taschino.
Noi che se eri bocciato in 3ª media potevi arrivare con il Fifty o il Cobra truccato e eri un figo della Madonna.

Noi che siamo ancora qui, e certe cose le abbiamo dimenticate, e sorridiamo quando ce le ricordiamo.
Noi che siamo stati queste cose, e gli altri non sanno cosa si sono persi.
Questa è la nostra storia.

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