Giorgio Gaber La nave Lyrics

La nave è come una nave
ed essendo una nave è abbastanza normale che vada in mare.

Il mare com'è naturale,
immobile e piatto è quasi perfetto sta lì sempre uguale.

La nave ha anche un motore
ed avendo un motore non sa dove va ma continua ad andare.

Avanti, avanti, avanti, si può spingere di più
insieme nella vita a testa in su.

La nave e sopra la nave
a parte le masse son tutti presenti gli amici e i parenti...

parlato: Manca solo il nonno, povero nonno...

Per tutti c'è un buon trattamento
ognuno ha il suo posto nel proprio recinto mi sembra anche giusto.

parlato: Prima classe, seconda classe, terza classe e poi le donne, i negri, eccetera, eccetera, eccetera...

La nave è una nave di classe,
il legno del ponte è dipinto di bianco è molto elegante.

parlato: "Bello questo ponte bianco, ah che bel ponte che abbiamo eh, un ponte bianco eh... non ho mai visto una nave rossa, un po' volgare effettivamente...".

Avanti, avanti, avanti, si può spingere di più
insieme nella vita a testa in su.

Sul mare la nave biancheggia,
ha un fascino strano, così suggestiva anche quando beccheggia.

parlato: E' un fascino che di dentro... mi sento poco bene però!

Ma basta distrarsi la mente,
usare il cervello, pensare un istante a qualcosa di bello.

parlato: Sì devo pensare a qualche cosa di bello che mi distraggo, che mi passa il mal di stomaco...
Vediamo un po' cosa posso pensare... alla mia ragazza, sì a Maria. Ecco sì la vedo, la mia mano scivola sui capelli, sì va giù sulle spalle sì va giù sui seni sì va giù, ancora più giù... mi torna tutto su...

Il mare com'è strano il mare,
non è che non senta la sua poesia ma mi fa vomitare.

parlato: Devo pensare a qualcosa di più convincente... a un dolore, a un dolore enorme, al nonno, al povero nonno...sì il nonno ha sempre funzionato, dunque mi concentro, vediamo un po'.
Mio nonno morì tragicamente nel '36 come Gozzano. Mi ero così affezionato, era massone, alto, bel portamento, coi baffi, col fiocco. Aveva sposato la zia di una biscugina, sì la Elvira, la ricordi?
Che vita povero nonno, ogni tanto spariva, bevitore eh, gran bevitore, a un certo punto il fegato... a pezzi, spappolato, putrefatto... sto male, mi torna il vomito, devo resistere, non voglio essere il primo, devo resistere.

Avanti, avanti, avanti, si può spingere di più
insieme nella vita a testa in su.

Il mare è un po' troppo vitale,
la gente si sbianca ma fa resistenza non vuole star male.

parlato: Pensate al nonno!

Sul ponte che è fatto a tre piani
in terza e in seconda e anche in prima si sentono rantoli strani...

parlato: No quelli di prima non me lo aspettavo...

Il mare diventa più grosso
dai piani di sopra su quelli di sotto si vomita addosso.

parlato: Una battaglia, una battaglia che cresce: quelli di prima vomitano su quelli di seconda, quelli di seconda su quelli di terza. Lo scontro è sfrenato, violento, la gente rimanda, reagisce, boccheggia, un prete esorta a volersi bene poi si inginocchia e vomita anche l'anima. Un carabiniere mi tiene allora mi puntello cerco di vomitare verso l'alto ma non ci arrivo. Quelli di sopra han la meglio, si sporcano per ultimi, una vera cascata, una violenza, uno scroscio di conati, un rovescio di filamenti, la nave è tutta piena, tutta piena di vomito...

Avanti, avanti, avanti, si può spingere di più
insieme nella vita a testa in su,
insieme nella vita a testa in su,
insieme nella vita a testa in su...

See also:

86
86.105
Les Têtes Raides Jour de pêche Lyrics
JOAN MANUEL SERRAT CONTAMINAME Lyrics