Carlo Buti Signorinella Lyrics

Signorinella pallida,
dolce dirimpettaia del quinto piano,
non v'è notte ch'io non sogni Napoli,
e son vent'anni che ne son lontano.

Al mio paese nevica;
il campanile della chiesa è bianco.
Tutta la legna è diventata cenere.
Io ho sempre freddo, e sono triste e stanco.

Amore mio,
non ti ricordi che nel dirmi "addio",
mi mettesti all'occhiello una "panse"?
Poi mi dicesti con la voce tremula:
"Non ti scordar di me".

Bei tempi di baldoria!
Dolce felicità fatta di niente.
Brindisi con i bicchieri colmi d'acqua
al nostro amore povero e innocente.

Negli occhi tuoi passavano
Una speranza, un sogno, una carezza,
avevi un nome che non si dimentica,
un nome lungo e breve: giovinezza!

Il mio piccino
in un vecchio libro di latino
ha trovato - indovina! - una "panse"...
Perché negli occhi mi tremò una lacrima?
Chi sa... chi sa perché?

E gli anni e i giorni passano
eguali, grigi, con monotonia.
Le nostre foglie più non rinverdiscono.
Signorinella, che malinconia!

Tu innamorata e pallida
Più non ricami innanzi al tuo telaio;
io, qui son diventato il "buon don Cesare"
porto il mantello a ruota. E fo il notaio.

Lenta e lontana,
mentre ti penso suona la campana
della piccola chiesa del Gesù...
E nevica... Vedessi come nevica!
Ma tu... dove sei tu?

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