Franco Battiato Decline and Fall of the Roman Empire Lyrics

Vivo alla fine dell'Impero Romano
in un giardino di ciliege
che spruzzano il loro succo
sulla mia faccia slavata.

Perfido Stilicone barbaro multiforme,
i monaci cantano il vespro nel tempio di Giove.

Dolce sole di Emesa
Eliogabalo imperatore
celebrava pietanze invece di battaglie,
confondeva l'ordine delle stagioni,
faceva ministri mimi e ballerini.
Bolide solare.

Vaga per i mari come putrida barca l'impero.
Tutto è vanità.

Come in un gioco di bambini
svicolo per viuzze piene di profumi e unguenti
mentre leggo "L'Anatomia dell'Urina" di James Heart
a__ieme al "Vangelo secondo San Matteo":
mi beo di sulfuree intese con pianeti
e in un istante attraverso l'orbita celeste.
Odo un canto all'orizzonte.

Mi a__ottiglio,
sono spirito puro,
sono fiore, tigre,
mi risveglio.

m___e, odori eziologici per mondi alla fine
purificati da lirici antropoidi.
Qui a tre passi la decadenza avanza
chiunque tu sia, ti prego, rispondi:
ci sono ancora altre aurore?

Dona,
abbi pietà,
abbi misura.

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